Il nuovo Teatro è stato inaugurato nel 1742. Realizzato completamente in legno con una facciata ricca di caratteri architettonici tipico del periodo Umbertino è stato destinato alla rappresentazione di prosa e di opere liriche diventando così uno dei luoghi frequentati dalla nobiltà e dalla ricca borghesia palermitana.
Nel 1808 per volontà della Regina Carolina, fu ulteriormente ampliato e sontuosamente decorato ad opera dell’architetto regio Nicolò Puglia che ne curò la riedificazione in muratura per sistemarlo secondo i canoni del c.d. “Teatro all’italiana”.
Il Teatro venne progettato a forma circolare con la sala a ferro di cavallo, 4 ordini sovrapposti di 15 palchi e sontuosamente decorato grazie alla maestria dei maggiori stuccatori, indoratori e pittori dell’epoca. E’ stata realizzata la nuova scala parziaria di accesso al palco, oggi unico elemento recuperato. La risistemazione dei collegamenti tra il Teatro e la casa della marchesa Maria Genoveffa Priveri Valguarnera, è stata realizzata attraverso lo scalone nobile del Palazzo, realizzato in pietra di Castellamare, sormontato da una volta a botte in “spangalore a chiappette intagliate, murate con calce arena”.
L’inaugurazione del Teatro è avvenuta il 12 gennaio del 1809 in occasione della festa per il compleanno di re Ferdinando IV ed in onore di Carolina d’Austria, moglie del sovrano. In questa occasione fu ribattezzato “Real Teatro Carolino” e ha mantenuto questo nome fino al 1860 anno in cui fu intitolato al celeberrimo musicista catanese Vincenzo Bellini. In seguito all’incendio che il 16 marzo del 1964 lo devastò quasi completamente, fu oggetto di pesanti interventi di recupero e restauro che lo restituirono a dignità di teatro di prosa. Il 21 aprile 1982 ,con il Decreto Assessoriale n. 752, il Teatro Vincenzo Bellini nella sua interezza, è stato dichiarato di interesse storico – artistico particolarmente importante ai sensi degli art.1, 2 e 3 della legge 1089 del 1 giugno 1939 ed è stato quindi a tutte le disposizioni di tutela della stessa legge.
Nel citato provvedimento, l’edificio è stato descritto: “ …… l’edificio, sorto alla fine del sec. XVII come teatrino popolare, fu trasformato in teatro pubblico, arricchito ed ampliato nel 1742 dalla famiglia Valguarnera. ……” nonostante il lento processo di degrado ed in ultimo l’incendio che nel 1964 distrusse parte degli interni, l’edificio conserva chiaramente leggibile la composizione originaria, che consta di una pianta quasi circolare con cinque ordini di palchi ed il loggione, ai quali si accede dalla scala d’onore, pregevole per le dimensioni e le residue decorazioni, ed attraverso una scala di servizio a pianta ellittica con voltine a crociera; conserva ancora la sala del piano nobile con un elegante soffitto ligneo cassettonato” …….” il prospetto si inserisce come fondale scenografico, secondo l’asse longitudinale, in una piazza, nel cuore del centro storico, che presenta notevolissime emergenze come il prospiciente Palazzo dei Teatini, e sui due lati rispettivamente il monastero di S. Caterina con la Chiesa barocca e la chiesa di S.Maria dell’Ammiraglio (detta La Martorana) con l’attigua chiesa di San Cataldo; il prospetto è di quella architettura monumentale definita “Umbertina” risalente alla fine del XIX secolo. Esso si imposta su due ordini, quello del piano terra che consta di tre cornici contenenti i vani di accesso all’edificio e le finestre del piano intermedio; quello del piano nobile, più ricco per la presenza di due finestre con timpano, simmetriche rispetto al balcone centrale, un medaglione con l’effige di V. Bellini, la cornice ornata di mensoline a goccia ed una mostra con vasi e lo stemma Savoiardo”.
Un gruppo di esperti palermitani ha impiegato la propria competenza e il proprio gusto a servizio dell’ambizioso restauro che oggi rendono il deBellini un luogo unico.
Il lavoro di restauro si è impegnato a salvaguardare l’antica eleganza di questo palazzo, arricchendolo con uno stile straordinario che unisce sapientemente pezzi di antiquariato a un design contemporaneo.
Il risultato è un luogo nel quale vivrete la perfetta sinergia tra il fascino del passato e la vivacità del design contemporaneo.
Un restauro che restituisce Palazzo Bellini alla città offrendovi anche la possibilità di organizzare i vostri eventi esclusivi in uno dei palazzi più affascinanti e ricchi di storia del centro storico di Palermo.
La storia di Palazzo Bellini e del suo restauro è anche la storia di una Palermo che non dimentica il fasto del suo passato,
di una Palermo che si impegna con cuore e intelligenza
affinché la bellezza della nostra città
possa essere condivisa e custodita.
Nel 2008, dopo essere stato anche sede di un’emittente radio, hanno inizio i lavori di restauro e di riqualificazione ed i lavori, in parte ancora in corso nel Piano Nobile (oggi facente parte del “Palazzo Bellini”) e nella parte confinante con la limitrofa Chiesa “La Martorana” e con l’immobile di proprietà dell’Università di Palermo.
Lo “scalone monumentale” è stato già restaurato e consente l’accesso agli aptaments del “de Bellini” Durante i lavori di riqualificazione a residenze abitative ed al restauro di “Palazzo Bellini” è emersa, nel cortile interno ( confinante con la proprietà dell’Università di Palermo) la presenza di resti delle “mura puniche della città” .
E’ stata altresì ritrovata anche una parte dell’effige mortuaria dedicata alla moglie Irene, collocata dall’Ammiraglio Giorgio di Antiochia, committente della Chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio (eretta come ringraziamento alla Madonna per la protezione accordatagli nei mari). Oggi “Palazzo Bellini “ restaurato dai nuovi proprietari con grande sforzo economico si sono impegnati e continuano ad impegnarsi a far si che la parte “abitativa” dell’ ex Regio Teatro Bellini”, ritorni ad essere fruibile e da condividere con la città di Palermo ovvero con i suoi abitanti.